Rossi risponde ai gruppi ecclesiali
Nei giorni scorsi le parrocchie ed i gruppi ecclesiali della Vicaria Urbana di Brindisi hanno indirizzato a me come a tutti i candidati Sindaco una lettera aperta che ha l’intento di offrire alle prossime consultazioni amministrative un contributo sul terreno che gli è proprio cioè quello etico-religioso.
A noi di Brindisi Bene Comune è sembrato opportuno fornire un cenno di risposta a questa lettera, sia perchè il mondo da cui proviene ha un ruolo importante nella costruzione e nel miglioramento della coscienza civica, sia perchè quanti nel nostro movimento si professano credenti hanno ritenuto che le sollecitazioni contenute nella lettera non dovessero essere lasciate cadere. Riprenderò i punti della lettera delle parrocchie senza la pretesa di una risposta esaustiva a ciascuno di essi.
Il momento elettorale rappresenta una importante espressione della vita democratica ma non l’unica sebbene mobiliti le maggiori energie di cittadini, partiti ed associazioni. BBC si è proposta di attuare modalità di coinvolgimento permanente dei cittadini nelle decisioni della “Casa Comune” anche dopo che gli elettori avranno espresso, con la delega risultante dal voto, una rappresentanza nel Consiglio Comunale. Solo una visione paternalistica può pensare che 32 persone possa decidere per 85.000 abitanti con una delega in bianco. Rendendo trasparente l’attività dei consiglieri si potrà recuperare quella sfiducia e quel disinteresse che oggi serpeggia tra i cittadini i quali percepiscono anche a ragione le istituzioni lontane dai loro interessi collettivi. In questa campagna elettorale rileviamo che una visione individualistica o al massimo familiaristica prevale su una visione comunitaria del ruolo degli eletti. E questa mentalità esprime la perdita di valori che fino a qualche decennio fa erano ben rappresentati nella società italiana. Su questo le agenzie educative dovrebbero recuperare impegni di lungo periodo. Solo con partecipazione, trasparenza e testimonianza del valore dei beni comuni potranno essere smascherati la illusorietà delle promesse generiche ed irrealizzabili, il clientelismo e fenomeni molto più gravi di degenerazione della vita democratica.
BBC ritiene che un’amministrazione comunale che faccia da sponda ad una industria diversa da quella sperimentata negli ultimi 50 anni, cioè pulita e ricca di innovazione, accanto alla valorizzazione di risorse finora sacrificate allo sviluppo dei grandi insediamenti come turismo, agricoltura, beni culturali, tempo libero, potrà concorrere a risolvere la crisi economica ed occupazionale che attanaglia la città.
Siamo d'accordo con la considerazione contenuta nella lettera secondo la quale l’emarginazione sociale non è un problema di ordine pubblico. Conoscenza diffusa dei problemi, interventi culturali, interventi sociali ma soprattutto forme di condivisione sociale da parte di associazioni, famiglie e parrocchie possono cambiare il volto della città con un ruolo guida dell’ente comunale.
Infine i Beni Comuni. Per BBC sono gli elementi fondanti del proprio impegno. Salute, Terra, Acqua, Beni Culturali, Agenzie Pubbliche della Conoscenza per noi devono essere a disposizione degli interessi di tutta la collettività e non solo di alcuni gruppi di cittadini. E per questo a volte necessita che chi ha di più condivida con gli altri.
Con queste parole a nome del movimento Brindisi Bene Comune ho inteso non tanto rispondere, quanto rilanciare i contenuti della vostra lettera aperta, ritenendo che debbano essere tenuti presenti e fatti oggetto di approfondimento e risposte nelle prossimi mesi di vita amministrativa e civile. Non riteniamo di dover concorrere ad accaparrarci il consenso delle comunità ecclesiali, in quanto dalla loro libertà ed indipendenza da ogni potere politico, compreso quello che i cittadini dovessero il 6-7 maggio conferirci, ci aspettiamo frutti molto più abbondanti per la “Casa Comune”.
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