Rizzo: "Il sindaco sfidi apertamente i consiglieri"

E' evidente che laddove inizialmente si sia scelta la strada del rapporto unilaterale diretto con i consiglieri comunali anziché con le Segreterie Cittadine, come prassi e logica politica invece richiedeva, quello di oggi rappresenta chiaramente un punto d'arrivo che ci doveva aspettare.

La mancanza di regole e di metodo, per cui ogni consigliere ritiene di poter e dover rappresentare, una volta eletto, solo il proprio punto di vista ed i propri convincimenti anziché quelli emersi dopo un contraddittorio all'interno del proprio partito e/o movimento, rappresentano oggi la giusta fotografia di un consiglio comunale, che dà l'impressione, almeno in alcune sue forme e manifestazioni, di essere un grande caravanserraglio che non tiene assolutamente in conto di quelle che sono le giuste istanze che arrivano dai cittadini, dai giovani, dai pensionati, dai lavoratori e cioè di risollevare questa bellissima città cosi' ricca di Cultura, di Storia, di Bellezze architettoniche, di voglia di riscatto, da questa "maledizione", per la quale si tengono fuori le vere risorse di capacità e di professionalità di molti a favore di illustri carneadi che pensano di vivere in una realtà tutta loro.

Bene farebbe il Sindaco, a mio avviso, ad manifestare apertamente le richieste che gli giungono dai Consiglieri Comunali e che non sono rappresentative delle istanze della collettività ma solo personali e bene farebbe, anziché aspettare una mozione di sfiducia, sfidare Egli stesso i consiglieri della Sua maggioranza rappresentando le proprie dimissioni, di fronte alle quali capiremmo poi quale siano i veri obiettivi e cioè il bene di questa Città o il bene personale.