Brindisi, per l'allargamento societario è questione di ore
La trattativa non è sfumata. Solo che i tempi si sono allungati perché gli attuali soci del Brindisi pare stessero stabilendo come ripartire le quote dopo l’allargamento. L’accordo per l’ingresso nella proprietà del Brindisi dell’Ingegnere Umberto Vangone, però’, è cosa fatta. La fetta messa in vendita, almeno inizialmente, sarà del 25%. Quella che sarebbe spettata alla Meleam se quest’ultima non si fosse tirata indietro rispetto agli accordi della scorsa estate. L’imprenditore campano, dunque, acquisirà subito il 25% per poi aumentare la partecipazione in futuro.
Le parti si sono già incontrate in diverse occasioni, sia a Brindisi che in Campania. Trall’altro sia Vangone che il suo socio, Andrea Vertolomo hanno assistito a diverse partite dei biancazzurri nel corso di questa stagione. C’è sintonia anche sui programmi, con l’imperativo comune di tornare al più presto nel calcio che conta. A breve dovrebbe essere convocata una conferenza stampa per presentare il progetto che potrebbe prevedere una ristrutturazione dirigenziale per rendere più efficiente e professionale la società.
INTRECCI - Ma in queste ore si sta concretizzando anche un particolare intreccio calcistico tra Brindisi e Taranto. Nella città ionica si stanno costituendo diverse cordate per rilevare il club dalle mani di Zelatore e Bongiovanni. In una di queste sarebbe stato invitato a partecipare proprio Umberto Vangone.
GIOVE – Inoltre c’è da chiarire la posizione dell’imprenditore tarantino Massimo Giove che, come è noto, seppur non direttamente, è parte dell’attuale proprietà del Brindisi ma sarebbe anche tra i promotori di una cordata che vorrebbe acquisire il Taranto. In ogni caso restano confermati tutti gli impegni di Francesco Bassi, Antonio Giannelli, Piero Silibero e Raffaele De Matteis. L’operazione in atto mira ad aumentare la forza economica del sodalizio, soprattutto in vista dei prossimi campionati.
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