Calcio

Bucchi: "non mi aspettavo i fischi dal pubblico"

22.03.2012 21:28

Corrucciato? No, neanche stavolta. Avrà metabolizzato, dopo qualche giorno, la prova non esaltante della sua squadra contro Piacenza. Infatti, lo aveva dichiarato subito dopo la partita: “Una vittoria è sempre una vittoria, che vale quale fieno da mettere in cascina, specie se ottenuta con qualche giocatore ancora non in condizione ottimale e stante l’ulteriore assenza di qualcun altro”.

Impassibile? No, proprio no. Almeno dentro. Le sue espressioni del volto quasi mai lo “tradiscono”, ma in cuor suo è convinto che questa squadra può e deve dare di più, specialmente nel rush finale della fase regolare del campionato. Proverà rabbia, eccome, nel veder soffrire in campo talvolta i suoi ragazzi, ma nella certezza che il lavoro svolto sin dallo scorso settembre pagherà!

Imperturbabile? Ecco, si. Lui non perde mai la calma, almeno al di fuori dello spogliatoio. Lì dentro quel che accade non è importante saperlo ma, altrove, per lui quasi un batter di ciglia appena! Null’altro o poco più.

Piero Bucchi da Bologna, classe 1958, allenatore da questa stagione dell’Enel Basket Brindisi, ha già messo nel suo “zaino” la Coppa Italia. Poca roba? Qualunquistica considerazione per chi lo pensa. Vincere fa sempre bene al morale e poi…..rallegra gli sponsor!

Impossibile saperlo, inutile chiederglielo, indifferente averne certezza ma il coach un suo diario di bordo lo avrà. Almeno mentale. E sarà stata già tracciata la rotta da seguire nelle restanti cinque partite da giocare per la sua squadra. Tutta la barra a dritta! Già da domenica a Brescia.

“Sarà una delle tappe importanti per il raggiungimento dei nostri obiettivi” sottolinea senza mezzi termini proprio Piero Bucchi nella consueta conferenza stampa infrasettimanale.“Di fronte avremo un buon gruppo che all’andata riuscì ad espugnare il nostro campo. Brescia è una squadra particolare con qualità spiccate. Veloce, sgusciante, determinata. Non tragga in inganno la loro netta sconfitta a Veroli nell’ultima di campionato. Tra l’altro è in atto una sorta di azionariato popolare con il coinvolgimento di tutti i tifosi bresciani e che sta caricando l’ambiente: immagino la volontà dei giocatori allenati da Sandro Dell’Agnello nel ricambiare i sostenitori della fiducia accordata”.

Brescia, poi Verona, la pausa di Pasqua, ed ancora…….”Alt. Non andiamo oltre. Una partita alla volta”. Perentorio il coach! “Non vogliamo stressarci. Sappiamo bene di avere cinque partite da giocare tutte impegnative. Daremo il massimo e solo la sera del 5 maggio getteremo l’occhio alla classifica per sapere se continuare ad allenarci per i play-off oppure……..Certamente non guarderemo con assillo gli altri, cioè chi ci precede in classifica sia pur di soli due punti. Massimo sforzo per ottenere quanto più é possibile in una situazione non facile”.

Già, per una squadra non al completo. “Bollettino medico, per far chiarezza. Ndoja sta compiendo dei passi in avanti notevoli nel suo recupero ma è impossibile stabilire una data certa per il ritorno in squadra. Il suo è un infortunio particolarissimo, raro per i cestisti. Siamo ottimisti e al tempo stesso cauti: speriamo di vederlo presto in campo ma sarebbe azzardato indicare quando. Renfroe continua ad avere problemi ad una spalla che lo limitano fortemente in allenamento e in partita. E’ un generoso e non si risparmia pur avvertendo dolore. Sta tutt’altro che bene. Insomma, siamo in emergenza. Bisognerà cambiare qualcosa? Me lo chiedono spesso. Il primo nuovo giocatore sarà…..Ndoja! Proprio così. Ci auguriamo, come detto, di riaverlo tra noi e sarà importante tanto quanto un nuovo ingaggio. Per una, eventuale, modifica in seno alla squadra, in riferimento all’infortunio del nostro play titolare, ad oggi, se mai dovesse rendersi necessario muoversi in tal senso, non ci sono giocatori liberi e che fanno al caso nostro. Però, desidero evidenziare l’impegno di tutti gli altri giocatori per raddoppiare gli sforzi e far pesare meno possibile sull’economia della squadra questi inconvenienti”.

Imperturbabile, Bucchi. Veramente. Anche toccando un tasto delicato. “Con Piacenza (reduce da 5 affermazioni in 10 trasferte) abbiamo vinto pur non giocando bene ma (come detto, ridetto e ripetuto) avendo rinunciato a un giocatore e mezzo da quintetto. La squadra ha fatto quadrato anche in quella occasione e la classifica si è mossa. E’ arrivato qualche fischio dalle tribune e, sinceramente, ne siamo rimasti sorpresi. Non abbiamo brillato, certo, ma si è dovuto fare di necessità virtù. Noi non siamo (e mai lo siamo stati) la squadra in grado di ammazzare il campionato, comunque assolutamente non deciso e con 4 squadre in vetta in soli 2 punti. Eppure, impegno, determinazione, volontà, concentrazione, carattere sono le nostre caratteristiche che ci stanno permettendo di far fronte ad una situazione di emergenza assolutamente imprevedibile. Credo che proprio in questi momenti il pubblico debba starci vicino. I nostri tifosi sono stati grandi nella totalità dei casi ma con Piacenza é stata l’eccezione. Crediamoci, insieme. Ripartiamo. I giocatori non risparmiano energie per onorare la maglia e, certamente, i pochi fischi di venerdì scorso si trasformeranno in applausi ancora più scroscianti già dalla prossima occasione”.

GianPiero Lofoco – UFFICIO STAMPA ENEL BASKET BRINDISI

 

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