Brindisi Bene Comune: “le soluzioni per l’accoglienza dei passeggeri extra Schengen sono a portata di mano”
Pochi giorni fa abbiamo denunciato il trattamento al limite del razzismo, riservato ai passeggeri dell’area extra Schengen provenienti e in partenza per l’Albania. Per molte ore questi viaggiatori stazionano esposti al gelo d’inverno e all’afa d’estate in attesa del completamento delle operazioni doganali che avvengono in un piazzale sprovvisto di servizi igienici (non vi è neanche un bagno chimico), così come di un pronto soccorso e di qualsiasi altro servizio per i passeggeri: un trattamento inumano che spinge gli armatori a cercare nuovi porti per poter proteggere i loro passeggeri da una simile “accoglienza”.
Il porto di Brindisi si avvia quindi a perdere anche il traffico passeggeri da e per l’Albania nell’assoluto silenzio dell’Autorità Portuale che non si cura di fornire i necessari servizi, per i quali invece pretende un pagamento di 99 centesimi per passeggero in transito. La situazione di forte disagio denunciata si protrae ormai da anni ed era presente anche quando le operazioni di imbarco e sbarco avvenivano nel porto interno nel seno di Levante. Già nel 2008, infatti, in una nota del Sindacato di polizia (SIULP) inviata al Presidente dell’Autorità Portuale, venivano denunciate le gravi situazioni di ordine pubblico nel Terminal dell’ex staz. Marittima, con i passeggeri stipati in inidonee “sale di attesa” fornite di cancellate pericolosissime e con servizi igienici carenti. Nella nota si preannunciava per questo motivo uno “ stato di agitazione” del Corpo. L’Autorità Portuale provvide quindi ad avviare i lavori nel Seno di Levante, porto interno, ottenendone i relativi finanziamenti di scopo, per una struttura per l’accoglienza e controllo dei passeggeri dell’area extra Schengen denominata Terminal di Levante, utilizzata poi però dalla Dogana, dalla Polizia di Frontiera e dalla Sanità Marittima sottraendola ai passeggeri per i quali era stata realizzata. Le biglietterie erano ubicate all’esterno del porto e l’attesa dei passeggeri avveniva nel piazzale antistante l’ingresso nell’area demaniale”, disattendendo così le stesse premesse che avevano consentito il finanziamento e la realizzazione dell’opera. Nel frattempo l’Autorità Portuale realizzava a Costa Morena un Terminal denominato punta delle Terrare privo però di box per gli agenti marittimi, di un posto di dogana e di polizia che rimane del tutto inutilizzato. Interessante sarebbe sapere quanto sono costati questi lavori e quale utilità hanno avuto! Da una nostra visita a Costa Morena, abbiamo dedotto che esiste invece una semplice soluzione per questo annoso problema: a Costa Morena è stato realizzato infatti un Terminal Passeggeri privato della società “Il Mondo” all’interno del quale attualmente si svolgono le operazioni di check-in dei passeggeri da e per la Grecia e l’Albania, e che si aggiunge all’altro Terminal punta delle Terrare per l’accoglienza posto più giù, vicino alla banchina delle Terrare di cui si è detto innanzi. Questi Terminal potrebbero risolvere definitivamente i problemi dei passeggeri extra Schengen, trasferendo il posto di polizia in questa struttura (anziché nei prefabbricati presenti nel piazzale esterno) e trasportando i passeggeri alla nave, dopo l’operazione di identificazione, mediante un pullman, come si fa in un normale aeroporto, evitando così le umiliazioni e i forti disagi ai limiti del razzismo cui vengono sottoposti i passeggeri albanesi.
Le soluzioni sono a portata di mano occorre solo la volontà per perseguirle.
Riccardo Rossi per Brindisi Bene Comune
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