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Furia Consales: "Se avete il coraggio sfiduciatemi"

31.05.2013 17:40

Mimmo ConsalesUna conferenza stampa di fuoco. Il sindaco ha urlato letteralmente la propria rabbia utilizzando parole durissime e denunciando un sistema di ricatti e scarso senso di responsabilità di alcuni consiglieri comunali.

"Reputo che ci siano i motivi per comunicare con urgenza cose importanti alla città". Così il sindaco Mimmo Consales rientrato d'urgenza da Lecce, dove ha incontrato il sindaco Paolo Perrone.

Mentre era a Lecce, il primo cittadino ha appreso della mancanza del numero legale nel consiglio comunale. Assenza che ha fatto saltare la discussione dell'ordine del giorno sulla ristrutturazione del mercato rionale del quartiere Casale. É venuta a mancare la maggioranza. "Già negli anni scorsi – afferma Consales - la struttura non era stata realizzata perché non andava giù ad un consigliere comunale di centrodestra che abita proprio al Casale. Un danno enorme per la città - ha sbottato il Sindaco. Ma voglio partire dalle responsabilità della maggioranza che oggi ha fatto mancare il numero legale. Ritengo che non ci siano problemi di contrasto nella maggioranza ma è un problema di consiglieri comunali. Ognuno pensa di poter orientare secondo i propri interessi la vita di Brindisi. É vergognoso anche l'atteggiamento dell'opposizione. Veniamo da sette anni di non governo del centrodestra".

Parole durissime quelle del sindaco: “adesso basta, farò pubblicare le presenze di tutti i consiglieri in modo che i cittadini sappiano quante volte questi signori si defilano al momento delle votazioni importanti. Ora - continua Consales - si stanno acquisendo i dati di permanenza media di ogni consigliere in consiglio comunale e le loro richieste al sindaco prima di ogni assise. Questo vale sia per la maggioranza che per l'opposizione. Le renderò pubbliche. Se non hanno nulla da nascondere stiano tranquilli”.

Duro anche l'affondo sui partiti: “voglio sapere che ruolo hanno. O si parla la stessa lingua o non andiamo d'accordo. Non voglio prestarmi ai ricatti dei partiti o alle richieste di nomina di nuovi assessori. Se non mi vogliono mi mandino a casa firmando la sfiducia, io non mi dimetto - conclude il sindaco. Non partecipo più a riunioni di maggioranza, non regalo deleghe speciali. Sono arrivate richieste che non posso giustificare”.

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