Foggia-Brindisi, l'intervista a Gigi Orlandini: "Nel 2003 eravamo la rosa più forte ma.."
La nostra intervista esclusiva all'ex calciatore biancazzurro
Corona, Orlandini, Sardelli. Ed è subito pelle d’oca. Bastano questi tre nomi per capire a cosa stiamo per fare riferimento. Aprile 2003: Foggia-Brindisi, stadio ‘Zaccheria’. Il risultato è storia: i biancazzurri superano per tre reti a zero i padroni di casa. I marcatori? I tre nomi sopracitati. Da quel giorno, ormai, son passati più di 20 anni. E oggi le due squadre tornano a sfidarsi sullo stesso campo, nuovamente nei professionisti. In vista dell’importante derby, abbiamo pensato di ascoltare chi ha vissuto sul campo questo match così importante. In esclusiva ai nostri microfoni, dunque, è intervenuto Pierluigi Orlandini. Proprio lui che, in quel Aprile del 2003 lasció il segno sul tabellino dei marcatori.
Brindisi, il ricordo di Orlandini di quel Foggia-Brindisi del 2003
“Quando andammo a Foggia - afferma Orlandini - mancavano poche giornate alla fine. Se loro avessero vinto quella partita avrebbero matematicamente vinto il campionato. Noi arrivammo molto concentrati, probabilmente loro, peró, avevano più pressione. Giocavano in casa, davanti a più di 20 mila persone, il match che avrebbe potuto chiudere definitivamente i conti. Noi invece volevamo solo consolidare il secondo posto”. Sempre sulla gara: “Credo che il Foggia arrivò scarico al match. Noi, presi singolarmente, eravamo la rosa più forte del campionato. Avevamo giocatori di categoria superiore. Tuttavia c’è da ammettere che il Foggia era più squadra di noi e che, di conseguenza, ha meritato di vincere. Rispetto a noi puntavano meno sulle individualità. Erano molto organizzati, il loro allenatore fece un gran lavoro. Alla fine il gruppo ha vinto sulla squadra che, invece, avrebbe potuto ammazzare il campionato”.
Foggia-Brindisi, Orlandini: “Consigli? I biancazzurri hanno giocatori molto esperti”
“Dei consigli per chi scenderà in campo sabato? Penso che siano giocatori abbastanza esperti per la categoria”, ha affermato l’ex calciatore biancazzurro. “Inoltre, il Brindisi ha un allenatore che nel corso della sua carriera ha disputato molte gare nei professionisti. Sono sicuro abbiano curato anche questi aspetti durante la settimana. In campo alla fine si va in undici contro undici”.
Sulla trasferta vietata: “Peccato che i tifosi brindisini non potranno assistere alla partita. Credo che il calcio - continua Orlandini - debba essere uno sport che trasmette allegria, ahimè non è sempre così. Spesso si va fin troppo oltre. I tifosi dovrebbero iniziare a vivere il calcio in maniera diversa. Perchè poi va a finire che, come in questo caso, venga vietata la trasferta privando a tutti la possibilità di assistere a una gara del genere”.
Orlandini: “Brindisi? Piedi per terra. Col Foggia sarà una partita aperta a qualsiasi risultato”
Il pensiero di Orlandini sulle ambizioni del Brindisi: “Ha preso giocatori esperti che conoscono bene la categoria. Alcuni anche sopra la media. Non bisogna peró esaltarsi troppo. La società ha fatto bene a dichiarare già a inizio stagione che l’obiettivo di quest’anno è salvarsi. Se dovessero arrivare risultati migliori sarà ancora meglio”.
Infine, un commento sulla gara di oggi pomeriggio: “Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato. Può dipendere da diversi fattori. Intanto credo che in tutte le gare le squadre di casa partono sempre in vantaggio. Avere il pubblico dalla propria parte, però, potrebbe anche essere un’arma a doppio taglio. Credo che il Brindisi possa puntare molto sull’approccio alla partita. Il pubblico potrebbe spazientirsi subito e iniziare a fischiare, condizionando così il Foggia. Ma sono tutte supposizioni, puó accadere di tutto”.
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