Classifica 'qualità della vita': Brindisi sprofonda al quartultimo posto
A Bolzano si vive meglio, a Taranto decisamente peggio. Lo dice l'indagine "Qualità della vita 2012" nelle province italiane, la ricerca annuale del Sole 24 Ore giunta quest'anno alla ventitreesima edizione.
La maglia nera va ancora una volta ad una città pugliese: Taranto, dopo che lo scorso anno a conquistare la pagella peggiore era stata Foggia. La ricerca, per questa volta effettuata ancora sulle 107 province, si articola su sei settori, costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale.
LA TOP TEN - La vincitrice dello scorso anno, Bologna, scende di ben nove posizioni e arriva decima, mentre argento e bronzo vanno a Siena e Trento. Completano la top ten Rimini, Trieste, Parma, Belluno, Ravenna, Aosta, tutte presenze costanti anche in passato. Ad emergere sono quindi le realtà di media grandezza del Centro Nord, le meglio dotate sul fronte dell'imprenditoria, del lavoro, delle infrastrutture e della rete sociale, fattori cruciali in una fase difficile come l'attuale dove l'aspirazione alla vivibilità diventa una vera e propria scalata.
In fondo alla classifica Taranto che raggiunge il proprio risultato migliore solo nell'ordine pubblico (54° posto grazie all'incidenza modesta di scippi, borseggi e rapine e di truffe) mentre si ferma al 94° posto in Tenore di vita e in Servizi-Ambiente-Salute e al 95° posto nella voce Affari e Lavoro per registrare i risultati peggiori nel Tempo libero e nella Popolazione (104esimo e 103esimo posto). Ad esempio è messa male sul fronte giovani, visto che la quota sul totale degli abitanti è scesa del 6% in dieci anni ed è al 105° posto per l'imprenditorialità dei 18-29enni.
Crolla anche Brindisi che scende al posto numero 104, perdendo ben 16 posizioni rispetto lo scorso anno. Ora è quartultima avanti solo a Caltanissetta e Napoli.
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