Dormitorio di via Prov.le San Vito: urge una soluzione
Non più sostenibile la permanenza degli immigrati presso il dormitorio (si fa per dire!) di via Prov.le S. Vito a Brindisi. E’ quanto sostiene la Segreteria Terr.le della FNP CISL Pensionati, unitamente alla sua Associazione di volontariato ANTEAS. Infatti non si riesce a comprendere perché gli immigrati ivi ospitati, esseri umani come noi, siano stati rinchiusi in quei fatiscenti locali, con tanto di lucchetto; e per nasconderli meglio, per renderli invisibili, qualcuno ha avuto una veramente geniale apponendo una fitta rete, di colore scuro , sulla recinzione sovrastante il muro di cinta!
Il risultato è che comunque gli ospiti (sic!) scavalcano il muro di cinta e la stessa recinzione portandosi appresso anche la bicicletta! Si ritiene inutile sottolineare i rischi per l’incolumità degli stessi.
All’interno del cortile c’è una grande quantità di materassi poggiati per terra, sui quali gli immigrati la notte dovrebbero riposare ,mentre di giorno gli stessi materassi fungono da rifugio per i piccioni, i quali se ne servono per i loro bisogni. Dario Argento avrebbe una location ideale per un suo film!
E’ mai possibile che le istituzioni di Brindisi e i brindisini, che hanno meritoriamente dato concreta solidarietà a migliaia di albanesi, non riescano a trovare una soluzione dignitosa per un centinaio o poco più di immigrati, ma soprattutto un tetto sotto il quale poter dormire?
Si tratta di esseri umani!
E’ intollerabile tale situazione, che grida vendetta al cospetto dei più elementari principi di civiltà umana e cristiana.
E’ possibile che nessuno si ponga il problema degli inevitabili rischi igienico-sanitari, di devianza sociale?
La situazione sembra fuori controllo e la gente che abita nelle vicinanze è giustamente preoccupata.
E’ noto l’encomiabile lavoro di concreta solidarietà che svolge la Caritas congiuntamente ad altre istituzioni religiose.
Ma è fuori di dubbio che di fronte all’assenza, all’inerzia e al silenzio delle istituzioni civili, la Chiesa locale sempre in prima linea, potrebbe, provvisoriamente, finché dura questa torrida estate, ospitare queste persone in locali del territorio appartenenti alle varie Parrocchie.
E’ importante che questi esseri umani vengano tolti da quel capannone, che un tempo era adibito a macello comunale, e adesso - ironia della sorte - tale è tornato ad essere ma per esseri umani!
La FNP CISL territoriale e l’Associazione di volontariato ANTEAS sono pronte a collaborare con chiunque, pur di dare dignità e voce a chi non ne ha.
Auspichiamo che quanto prima l’Amm.ne Comunale trovi il suo assetto operativo definitivo, affinché ai primi di settembre si possa aprire un proficuo confronto con le forze sociali e della solidarietà sulle varie problematiche che affliggono Brindisi.
Commenti