Stadio Francavilla tra promesse, errori e bugie: Qualcuno dica cosa è successo
di Fabrizio Caianiello (giornalista Studio 100 Tv)
La situazione è imbarazzante. Perché si brancola nel buio e nessuno sembra in grado di dare risposte. Già, le risposte, quelle che sono sempre mancate in quasi tre anni di telenovela. A Francavilla Fontana sembra ci sia timore a parlare della ‘vicenda stadio’. Non si contano più le tappe non rispettate. E non si capisce cosa o chi abbia frenato un progetto partito sotto i migliori auspici, che aveva già la copertura finanziaria.
LAVORI A RILENTO - Oggi, venerdi 14 settembre, lo stadio della città degli imperiali si presenta cosi. Al momento delle riprese erano 5 gli operai impegnati nei lavori. La ditta che ha vinto l’appalto, pare, non possa spingere più di tanto perché ancora in attesa del ‘parere’ (sarebbe una sorta di via libera) da parte della Figc (andava richiesto? Da chi? E’ stato fatto bene e secondo i tempi?). Lo ha dichiarato il sindaco Antonello Denuzzo ai microfoni di Studio 100 appena una settimana fa.
LA VIRTUS SAREBBE GIA’ SCOMPARSA SE… - In questa vicenda non va perso di vista un punto fondamentale: se la proprietà della Virtus Francavilla, dopo la promozione in C, non avesse provveduto a ristrutturare prima il ‘Giovanni Paolo II’ (per ottenere la prima deroga dalla Lega) e poi il ‘Franco Fanuzzi’ (per ottenere, al secondo anno, una nuova deroga) oggi la squadra non esisterebbe più in quanto avrebbe perso il diritto a partecipare al campionato. Purtroppo, però, l’impressione è che anche il Presidente Antonio Magrì (che fino ad oggi non ha mai sollevato alcuna polemica e ci chiediamo come abbia fatto) si sia stancato. Probabilmente adesso cercare colpevoli e responsabili non serve più a nulla ma ci piacerebbe, sinceramente, almeno, sapere cosa sia successo. Perché qualcosa deve essere accaduta.
FUTURO - Sul cartello del cantiere si legge: ‘Consegna lavori: 30 settembre 2018’. E questa rischia di essere l’ennesima data non rispettata. Facciamo un appello: quando questo impianto sarà inaugurato, si faccia una cerimonia bella ma sobria e, soprattutto, nessuno provi a ‘mettere il cappello’ sulla realizzazione dell’opera perché non c’è nulla di cui vantarsi. E non ci sarebbe stato da vantarsi neppure se fosse stata rispettata la data del 30 settembre. Figuriamoci dopo.
SEMBRA UN FILM - Sembra un film ed a proposito, diceva Totò ‘ogni limite ha una pazienza’. Ma qui il limite e la pazienza sono stati superati da tempo.
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