"Haralambides continua a lavorare. Vado in Procura"

16.07.2012 19:07

Giovanni BriganteCon una lettera inviata al Ministro dei Trasporti il consigliere regionale Giovanni Brigante denuncia che il presidente dell'autorità portuale Hercules Haralambides sta continuando ad esercitare la nonostante la recente sentenza del Tar. Di seguito la lettera di Brigante:
In nome e per conto della comunità brindisina da me rappresentata in quanto Consigliere regionale espressione del territorio, constato con enorme stupore che il sig. Iraklis Haralambides a tutt’oggi, in aperto spregio della sentenza del TAR di Lecce del 26/06/2012, la quale immediatamente esecutiva gli è stata notificata, persiste nel ricoprire un importantissimo e delicatissimo ruolo istituzionale che è riservato ai cittadini italiani.
Tale comportamento, usurpativo di prerogative riservate ai cittadini italiani, costituisce non solo ampia dimostrazione dell’irrispettosa condotta tenuta dal detto a fronte di una chiara sentenza di un giudice italiano, ma costituisce reato per violazione degli art. 650 e 347 del Codice Penale.
Si invita pertanto le autorità in indirizzo per propria competenza a far eseguire la sentenza del TAR di Lecce per chiedere al sig. Iraklis Haralambides a porre ossequio, come siamo tenuti tutti, alle sentenze promulgate in nome del Popolo Italiano dal TAR di Lecce, visto che ad oggi continua ad essere abusivamente presente negli uffici dell’Autorità portuale di Brindisi.
Inoltre vista l’Ordinanza del TAR di Lecce del 14 luglio 2012 nella quale il presidente della prima sezione Antonio Cavallari ha nuovamente sospeso con atto monocratico l’efficacia del decreto numero 100 del 25 maggio 2012 del presidente dell’Autorità portuale di Brindisi Iraklis Haralambidis, in quanto adottato da autorità nominata con decreto ministeriale annullato con sentenza dello stesso Tar del 26 giugno 2012, numero 1138, che apre la strada per rendere nulli tutti gli atti eseguiti a far data dall’insediamento del presidente revocato, si chiede per tanto al Ministro delle Infrastrutture di inviare immediatamente il Commissario, per mettere al riparo da ulteriori danni l’Autorità Portuale di Brindisi.
In mancanza di iniziative concrete in tempi rapidi da parte delle autorità competenti, nell’intenzione di salvaguardare gli interessi della comunità brindisina e del popolo italiano, in base ai suddetti art.650 e 347 del Codice Penale, sarò costretto per invocare l’applicazione di leggi e sentenze italiane a rivolgermi alla Magistratura.
Distinti Saluti
Giovanni Brigante Consigliere Regionale

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