Porto, Pdl: "Haralambides non vuole scollarsi da quella poltrona"

Mauro D'Attis commenta: "Noi avevamo lanciato un vero e proprio allarme ad Haralambides dicendo che su Brindisi c'era un disegno di impoverimento del porto in favore di altri territori. Le dichiarazioni dell'autorità portuale di Bari, noto esponente della sinistra, secondo il quale il porto di Brindisi debba occuparsi solo di carbone, lo dimostrava"

"Noi abbiamo lanciato l'SOS ma Haralambides non ha reagito. Inoltre, approfittando delle sue difficoltà, si è mosso un gruppo di soggetti che ha cercato di muovere i propri interessi".

"Il tutto farebbe pensare ad una classica operazione di scambio dei voti. Del tipo: ti voto il bilancio se mi prendi questo determinato segretario generale. Ne è la dimostrazione il fatto che Haralambides abbia messo al secondo punto dell'ordine del giorno la nomina di Casilli. Io non ho origliato su quella telefonata, ma Blasi all'Hotel Tiziano ha parlato ad alta voce e non potevo non ascoltare, facendosi sentire anche dai dipendenti dell'albergo. Ed in quella telefonata, mentre a Brindisi si svolgeva un drammatico comitato portuale, lui spingeva chiaramente per la nomina di quel segretario generale. A Blasi dico che tutto questo sono pronto a riferirlo ai giudici e non solo ai giornalisti. A Consales dico che deve fare il Sindaco e tutelare la città e non fare il segretario di partito. E poi... si mettessero d'accordo. Consales ai giornalisti disse che non era lui al telefono con Blasi. Blasi, invece, contemporaneamente, ad altri giornalisti disse che stava parlando col Sindaco. Le pressioni ci sono state eccome, dalla Regione Puglia e da Confindustria Lecce. Ora Haralambides deve raccontare la verità. Facendo nomi e cognomi e chi gli ha chiesto di inserire quel secondo punto all'ordine del giorno". E sulla riunione convocata da Consales per lunedì aggiunge: "noi non parteciperemo. Non si può trasferire un comitato portuale al Comune".