Il CTR concede il nulla-osta alla LNG
COLPO DI SCENA - L’ennesimo colpo di scena è servito. Proprio quando sembrava tutto finito ed a Brindisi non si parlava più della vicenda rigassificatore, come un fulmine a ciel sereno, la Brindisi LNG ha incassato il nulla osta di fattibilità del Comitato Tecnico Regionale. Lo stesso che pochi mesi fa, invece, aveva bocciato l’impianto. Ribaltata, dunque, completamente, la decisione dello scorso 4 aprile. Il CTR (composto tra rappresentanti di vigili del fuoco, Arpa, Inail, Regione Puglia, Provincia e Comune di Brindisi, Ordine Ingegneri, Autorità portuale, e ministero del Lavoro) questa volta ha espresso parere positivo al rapporto di sicurezza presentato dalla società. In altre parole secondo il comitato il rigassificatore si può fare.
LA VOTAZIONE - Dei componenti del Ctr, otto hanno votato a favore e sei contrari (la precedente votazione, quella che aveva respinto il parere, era finita cinque a cinque con due astenuti). Si riapre, pertanto, un procedimento già concluso. Il Comitato tecnico regionale ha accolto alcune eccezioni presentate dalla LNG.
LA LNG - Il nulla osta arriva dopo alcune settimane dalla chiusura della sede brindisina dell’azienda che, dopo oltre dieci anni di attesa per autorizzazioni e permessi non concessi, aveva fatto sapere di voler rinunciare alla costruzione del rigassificatore.
GLI OSTACOLI – Restano ovviamente alcuni ostacoli tra Brindisi LNG e l’eventuale ripresa dei lavori. Innanzitutto il cantiere è ancora al centro di una delicata questione giudiziaria. Poi, resta l’opposizione al progetto delle istituzioni locali.
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