Happy Casa, la minicrisi di risultati non deve far perdere l'ottimismo
Non è un momento semplice per L'Happy Casa, che oltre gli ultimi risultati ha però ancora elementi per pensare positivo...
Il bilancio dell'Happy Casa Brindisi delle ultime 6 partite tra campionato e coppa è di una vittoria (Neptunas) e 5 sconfitte (Trento, Sassari, Saragozza, Virtus Bologna, Bonn). È il momento più difficile dall'inizio della stagione, momento iniziato di fatto con l'infortunio occorso a Kelvin Martin che ha tolto solidità soprattutto in difesa alla squadra di Vitucci che nelle ultime uscite sta subendo davvero tanto nella propria metà campo.
Dalla partita di Saragozza in poi, Brindisi ha subito mediamente 91,3 punti per partita. Decisamente troppi per spiegarli con la sola assenza dell'americano. L'arrivo di Sutton dovrebbe aiutare a colmare alcune lacune difensive e garantire alcuni rimbalzi in più, ma non potrà garantire la museruola sugli attaccanti più solisti e pericolosi dal palleggio che garantiva Kelvin Martin.
Mercoledì a Bonn, Brindisi ha condotto la partita anche di 9 lunghezze nel terzo quarto, mancando però più volte allunghi più importanti per mancanza di lucidità nelle scelte. Questa squadra, per attitudine, vuole sempre correre, anche quando non sarebbe necessario. È ciò che è avvenuto mercoledì, quando almeno in 2-3 occasioni si è scelto il tiro rapido dopo soli 5 o 6 secondi di azione, forzando inutilmente il ritmo ad una partita che avrebbe richiesto maggior controllo. Ciò lo ha riscontrato lo stesso Vitucci nella conferenza stampa post partita in Germania, che ha individuato nella gestione del ritmo uno degli errori decisivi.
A valle della piccola crisi di risultati, va ribadito che Brindisi resta in una posizione di classifica rassicurante e che le permette di guardare con ottimismo sia il campionato (prospettiva Final Eight e corsa playoff) sia la Champions League, dove è ancora pienamente in corsa per la qualificazione. Inoltre, cosa più importante, pur uscendo sconfitta non ha mai perso nettamente una partita e senza far soffrire gli avversari, segno che manca davvero poco per riprendere la marcia iniziata.
Quel che non sta mancando, a dispetto dei risultati, è proprio la mole di produzione offensiva, che sta trovando spesso protagonisti diversi, fattore decisivo per essere all'altezza quando Banks non è nella sua giornata migliore al tiro. Zanelli contro Bologna ha scritto il suo carrier high di 14 punti; Thompson acquisisce sempre più continuità offensiva, e inizia anche a tirare di più da 3, dopo aver già mostrato a più riprese il suo enorme talento; da qualche partita anche Iannuzzi sta guadagnando minuti importanti e portando aiuto in entrambe le metà campo, peccato manchi un po' di precisione ai liberi che suo grossi numeri può pesare; infine Ikangi, esclusa Bonn in cui non è entrato, è sempre più coinvolto nelle rotazioni.
Sono elementi che dimostrano che gli uomini ci sono; bisogna superare la fatica accumulata con gli impegni ravvicinati, che ha costretto soprattutto Brown e Stone agli straordinari che gli hanno fatto perdere lucidità, con utilizzi superiori ai 30' che nelle prossime partite, con l'aggiunta di Sutton, probabilmente non si ripeteranno.
Dopo la Fortitudo Bologna il tour de force delle partite più difficili sarà alle spalle, e la coppa andrà in riposo fino a gennaio. Arriveranno al Pala Pentassuglia Reggio Emilia e Treviso, partite con cui L'Happy Casa, facendole proprie, potrebbe assicurarsi un posto fra le migliori 8 ancor prima dell'ultima del girone di andata a Cremona.
Testa alta e ripartire, quindi: nulla è compromesso. Le feste sono alle porte e i botti devono ancora iniziare...
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