E' morta anche Francesca
Carovigno è sotto-shock per la tragedia che ha portato alla morte della piccola Benedetta. Il Comune ha annullato i classici e sentiti festeggiamenti cittadini in programma in questi giorni. In una nota dell’amministrazione si legge: “a causa del grave lutto che ha colpito la comunità, l’amministrazione comunale di concerto con il parroco, don Pino Nigro e l’arciprete don Giovanni Calò, comunica che per la giornata di oggi, nella quale si rinnova la ultra-centenaria tradizione della battitura della ‘Nzegna, sono sospese tutte le attività non religiose, banda e fuochi d’artificio”. In queste ore si cerca di capire cosa sia accaduto. La mamma, Francesca, che si è gettata nel vuoto è morta ieri nell’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi. Le sue condizioni erano aparse subito critiche ma nelle ultime ore erano divenute disperate. Chi la frequentava parla di una donna irriconoscibile dopo la separazione dal marito. Anche lui è stato ascoltato dai carabinieri. Si scava nella vita di Francesca che, a quento pare, avrebbe meditato a lungo sull’insano gesto. Dalle ultime ricerche effettuate nell’abitazione dove è morta avvelenata la bambina, sono emerse anche alcune lettere scritte da Francesca per spiegare il suo stato d’animo. La sua disperazione. Voleva farla finita ed ha pensato di portare con se anche la figlia. Vittima innocente come spesso accade di un malessere familiare. Secondo i magistrati non ci sarà bisogno di effettuare l’autopsia sul corpo di Benedetta per stabilire se abbia bevuto il pesticida rinvenuto in un cestino. La dinamica, dunque, appare abbastanza chiara. Sarebbe stata la madre ad avvelenarla prima di buttarsi. I familiari delle vittime hanno autorizzato l’espianto degli organi.
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