“A Brindisi il vento sta cambiando”, ma invece…
Sicuri che sia cambiato?
“Il vento sta cambiando”. Più volte, durante la scorsa stagione, lo staff della comunicazione del Brindisi ha utilizzato questo slogan. Il riferimento era chiaro. Come se, finalmente, a Brindisi si respirasse aria pulita. Quasi a dire stop alle solite e tristi vicende societarie che per anni si sono succedute nel capoluogo pugliese. Nessuna preoccupazione, nessun solito tragico epilogo societario. Beh, da quando per la prima volta abbiamo letto questo slogan è passato poco più di un anno. Ma ad oggi, tuttavia, il vento pare non essere cambiato. O meglio, pare che sia successo ma solo per un breve lasso di tempo, quasi illusorio, per poi tornare a essere quello di sempre.
Il Brindisi è ultimo in classifica nel girone C di Serie C. La situazione è più che complicata perché i biancazzurri, oltre ad essere il fanalino di coda della classifica, rischiano anche di subire una penalizzazione. L’udienza è programmata per il 19 marzo. Intanto, con le parole del vicepresidente Pozzessere, la famiglia Arigliano fa sapere che sarebbe disposta a farsi da parte. Tutto ciò per dire che anche questa volta sembra di assistere a una delle solite storie che da anni, purtroppo, rappresentano il calcio brindisino. Ed è per questo che ci chiediamo: sicuri che il vento sia cambiato?
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