"Attacchi capziosi e strumentali nei confronti di Ferrarese"
Proseguendo nel solco tracciato con la costituzione della «Fondazione per la diffusione della Dieta Mediterranea», il Presidente Massimo Ferrarese lancia una sacrosanta guerra ai famigerati «grassi trans» e il candidato-sindaco G. Brigante perde un’ulteriore occasione per rimanere in silenzio.
La campagna di educazione alimentare voluta dal Presidente della Provincia, avviata già da due anni, è una cosa serissima, che riguarda l’intera popolazione amministrata, per fare assumere a tutti la consapevolezza che la salute comincia da una corretta nutrizione, a partire, soprattutto, dai ragazzi che frequentano le scuole del territorio, affiancandosi (e potenziandola) alla meritoria opera di quelle istituzioni scolastiche che sono già impegnate in tale percorso.
Ma allora ci chiediamo: come si fa a definire tutto ciò «populista e strampalato», come è detto nella nota stampa del candidato in questione?
Nella popolazione brindisina è ormai palesemente maturata la consapevolezza sia delle gravi conseguenze dei cattivi comportamenti alimentari sia anche del fatto che una delle concause delle gravissime patologie vascolari degli adulti è da ricercare nell’accumulo dei cosiddetti «grassi trans» contenuti, in particolare, nel cibo industriale. Escludendo, pertanto, che alla base della incomprensibile affermazione di quel candidato sindaco ci possa essere una inopinata mancanza di consapevolezza della realtà che ci circonda, ci verrebbe da pensare ad un’unica possibile motivazione da ricercare forse nella frustrazione «politica» suscitata dalla diffusione degli ultimi sondaggi elettorali.
Avendo, tuttavia, sempre posto la persona umana e la sua vita al centro della nostra azione politica, non saranno certo le aspirazioni frustrate di qualche candidato sindaco a farci smettere di occuparcene, sia che si tratti di fornire strumenti salvavita, come i defibrillatori nelle scuole (che c’è di più prezioso della vita umana?), sia nel proseguire nel lungo percorso intrapreso con la diffusione della Dieta Mediterranea, che dallo stesso UNESCO, non a caso, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità.
Ci sia, infine, consentita un’ultima, generale notazione sullo «stile» di certi candidati, che, mentre aspirano a divenire essi stessi rappresentanti istituzionali, non esitano, tuttavia, a lanciare attacchi capziosi e strumentali nei confronti del massimo rappresentante istituzionale della nostra Provincia, quotidianamente impegnato, invece, a dare risposte e a trovare positiva soluzione ai tanti e gravi problemi, che, soprattutto in questo periodo, attanagliano il nostro territorio.
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