Guerra elettorale sul porto. Il commento di Saccomanno
Torna la campagna elettorale e si riesumano i vecchi vizi: fango su tutti per non parlare delle proprie responsabilità.
Si chiedono ispezioni sulla Autorità Portuale di Brindisi dove ancora si sente l’eco dei passi di chi ha completato il proprio mandato lasciando la pesante eredità, a dire il vero nemmeno interamente attribuibile a lui, di un porto in caduta libera.
Si chiede una ispezione del Ministero dei Trasporti per fare “una muina” o perché Haralambides, nonostante titoli e prestigio, non abbia fatto ancora un miracolo?
La politica collabori tutta intera a creare in città, tra operatori ed Autorità Portuale, un rapporto di condivisione e chiarezza che, prendendo coscienza delle oggettive difficoltà ereditate, consenta, al di sopra dei personalismi, di creare sinergie per uno sviluppo nazionale ed internazionale del porto.
Lavoriamo con chi le Istituzioni hanno appena posto alla guida dell’Autorità Portuale e non chiediamo incomprensibili “commissariamenti” per far rientrare dalla finestra coloro che sono stati esclusi, visto che non si è riusciti di farlo per via giudiziaria. Che la giustizia faccia il suo corso ma, nell’interesse della città, smettiamola con guerre pretestuose e ognuno faccia il proprio dovere.
Comunicato stampa Sen. Michele Saccomanno
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