
"L’elezione del Presidente dell’Asi di Brindisi, per l’aspro scontro che la sta caratterizzando, non lascia presagire nulla di buono. Perché lo scontro non verte né sulle idee né sui programmi. Ecco quello che più colpisce e che non ci poteva lasciare indifferenti. Come pure non potevamo trincerarci dietro un opportunismo che non ci appartiene. Perché la Claai Puglia e Basilicata di Brindisi, gelosissima della propria autonomia politica, agisce solo in considerazione della tutela delle esigenze dei propri imprenditori associati! Tra l’altro, come associazioni imprenditoriali direttamente interessate, avremmo meritato una maggiore considerazione da parte della Provincia. Così non è stato e ne prendiamo atto. La nostra rimostranza vale ancor di più ove si tenga conto che l’Asi esce da una lunga gestione commissariale, un ente che ha tantissimi problemi da affrontare. Quindi ci sarebbe stato bisogno di una scelta di alto profilo tecnico e professionale, una scelta largamente condivisa. In primo luogo da parte del mondo delle associazioni di categoria, ma, soprattutto, da parte di quelle imprese che insistono nel territorio di competenza della Asi medesima; come pure da parte delle stesse rappresentanze istituzionali facenti parte dell’assemblea dell’Asi. Per questi motivi, riteniamo che la pratica della lottizzazione, di questo o di quell’altro schieramento, alla luce dei tempi che corrono, sia davvero inaccettabile. Ecco perché non siamo molto interessati alla polemica che si sta consumando in questi giorni. Una polemica che non va alla sostanza della questione vera: la piena autonomia dell’Asi. Vogliamo solo approfittare dell’occasione per dire a tutti, con modestia ed altrettanta fermezza, che per il futuro occorre cambiare metodo e la sostanza che improntano le scelte. E ci impegneremo per evitare che la gestione dell’Asi – come di altri Enti - sia fatta a vantaggio di “qualcuno”, oppure in barba alle regole della trasparenza e delle pari opportunità. Su questo valuteremo l’operato dei nuovi organismi dell’Asi e non taceremo se dovessimo trovarci di fronte a scelte poco chiare o discutibili."
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