I calciatori del Gallipoli sbottano con i tifosi: 'Non ci siamo venduti'
Netta la presa di posizione dei calciatori del Gallipoli Football all’indomani della rocambolesca sconfitta di Brindisi, risultato che ha spinto – secondo quanto riportano gli stessi calciatori – qualche sostenitore giallorosso a muovere delle pesanti accuse nei confronti della squadra. Il Gallipoli. Ecco il comunicato degli atleti:
Noi calciatori del Gallipoli Football 1909 riteniamo che sia giusto e doveroso, da parte nostra, prendere una posizione netta rispetto alle vergognose illazioni avanzate in queste ore da qualche pseudo tifoso o ultras da tastiera che dir si voglia. Siamo stati accusati, insieme ai nostri dirigenti, di aver favorito la vittoria del Brindisi, dietro compenso in denaro, sol perché abbiamo subito due reti nei minuti finali della partita contro il Brindisi. E’ di estrema evidenza, per chi è avvezzo alle dinamiche calcistiche e per chi ha assistito all’incontro di domenica scorsa (tra l’altro trasmesso in diretta televisiva) come il nostro impegno non sia mai mancato e che solo degli episodi sfortunati abbiano determinato il risultato negativo finale. Chi ci conosce non potrebbe mai mettere in discussione la nostra onestà e il rispetto che nutriamo per questa maglia. Allo stesso modo ci sentiamo in dovere di allontanare qualsiasi sospetto di questo tipo dalla società del Gallipoli Football 1909, composta nella sua totalità da persone serie e perbene, mosse esclusivamente dalla passione per i colori giallorossi, che mai – e sottolineiamo mai – si macchierebbero di azioni così meschine. A tal proposito non possiamo che ringraziare proprio la nostra società per gli sforzi incredibili, economici ed organizzativi, che sta compiendo da tre anni e che speriamo di ripagare con un degno finale di campionato. Invitiamo questi pseudo tifosi, di cui tutti conosciamo i nomi, a presentarsi martedì, alla ripresa degli allenamenti, davanti a noi per fornirci, magari, le prove di quanto hanno saputo millantare attraverso i social network, consapevoli che questi soggetti sono lontani dall’ideale ultras che noi tutti conosciamo. Spiace, d’altro canto, constatare la persistente lontananza del tifo organizzato che invitiamo ad un incontro con noi calciatori affinché si possa tornare a remare tutti insieme verso un’unica direzione per dare seguito a tutto ciò che di buono è stato fatto in questi mesi”.
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