Nuovo attacco di Brigante al laboratorio politico

"Le affermazioni del deputato Francesco Boccia, rese oggi ad un quotidiano barese, hanno dell’incredibile, visto che finalmente sentiamo dire ad un illustre rappresentante regionale, anzi nazionale, del Partito Democratico, quanto noi sosteniamo da mesi e quanto una parte del PD brindisino nega da mesi". Lo ha dichiarato il candidato sindaco Giovanni Brigante in merito all'ennesima polemica sulle primarie.

"Accortisi solo oggi, dopo gli arresti eccellenti di Bari e la bufera abbattutasi sul sindaco Emiliano, che nel partito c’era qualcosa che non funzionava, ora in tanti fanno a gara a distinguersi o a prendere le distanze dal primo cittadino del capoluogo.

Nell’intervista, Boccia dice che “le primarie si dovrebbero fare sempre, a meno che tutti i partiti della coalizione non siano d’accordo su un nome”. Si sarebbero dovute fare anche a Brindisi, allora, ma qui qualche compagno di partito di Boccia ha posto il veto, preferendo percorrere un’altra strada (che peraltro ha spaccato il PD...).

Il deputato si accorge inoltre che “l’idea del laboratorio centrosinistra allargato all’Udc è fallito”. Eppure qui a Brindisi è il laboratorio che ha imposto il suo candidato al centrosinistra. Lo stesso laboratorio che, con la scusa del buon governo, ha messo le mani su Provincia, STP, Cittadella della Ricerca, Consorzio Asi. Ha tentato di metterle sul Distretto dell’Aeronautica ed ora ci prova con il Comune di Brindisi.

Poiché diciamo queste cose da tre anni ormai, non possiamo non apprezzare le conclusioni di Francesco Boccia, secondo il quale “nel PD va azzerato tutto”, perché “non esistono più equilibri e maggioranze... ma solo accordi di vertice”. Boccia accusa il suo partito di occupazione delle municipalizzate e della sanità; di interessi nel settore rifiuti e nell’edilizia pubblica; di non aver lottato contro le lobby. Bene, condividiamo le sue tesi, e speriamo che finalmente si faccia pulizia. Magari partendo da Brindisi".